Campomaggiore “Vecchio”: un luogo che ha visto sogni, progetti di futuro e persino utopie, infranti da un evento imprevisto, dall’avversità di una frana. Le sue rovine riprendono a vivere nello sguardo e nella fantasia di ogni visitatore, lungo un percorso di “presenze” artistico-scenografiche, di illustrazioni e narrazioni che si accendono di sera nella poesia dell’arte della luce.
Lungo un percorso che si snoda tra le scheletriche e pur maestose architetture di Campomaggiore Vecchio, che nella loro verticalità sembrano volteggiare in un equilibrio precario, 12 scenografie artistiche – ideate da Antonella Cutolo e realizzate da Rocco Colucci – accompagnano la lettura dei luoghi riaccendendoli di vita per parlare all’uomo contemporaneo della condizione di fragilità che comporta il vivere ma anche della forza del sogno e della speranza.
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